Valutazione 2013

 

Il giorno 29 ottobre il team di audit, composto da Eleonora Negri (leader auditor di UPIPA), Keisermann Rita e Leonardi Ento ha visitato la nostra struttura di via Marconi. Il team di esaminatori ha redatto, in conclusione della giornata, un'attenta analisi, rilevando i punti di forza dell'azienda, le buone prassi adottate, le criticità emerse, alcuni suggerimenti e osservazioni.

Dalla comparazione tra la valutazione effettuata dal team di audit e l'autovalutazione dell'ente si rileva che 1 solo fattore è in fascia di scostamento gialla e tutti gli altri in fascia di scostamento bianca. Pertanto si itiene che l'autovalutazione possa considerarsi complessivamente COERENTE ed ATTENDIBILE e la stessa è alidata senza riserva.

Punti di forza rilevati
Nel confermare l'attendibilità dell'autovalutazione effettuata dall'ente, si evidenza che la struttura si pone a livelli di alta qualità rispetto a tutti i fattori del modello Q&B: nessun fattore infatti performa in autovalutazione meno di 7,5. Tra tutti, i punti di eccellenza risultano essere i fattori per i quali è stato confermato il best performer: in primis la Socialità, e a seguire, Umanizzazione, Affettività e Gusto, per i quali si evidenziano le buone prassi rilevate.
Al fine di contribuire al miglioramento ulteriore di tali fattori, si riportano delle indicazioni nella sezione "suggerimenti per il
miglioramento".

Buone prassi da segnalare
Affettività: "Un amico speciale" - ampia e regolamentata attività a favore della presenza di animali in struttura, sia per attività terapeutiche che per compagnia.

Umanizzazione: "Dal curare al prendersi cura" - presa in carico sistematica delle richieste di personalizzazioni dei residenti e loro familiari.

Socialità: "La casa in rete" - ampi e vari servizi per la comunità locale che favoriscono la centralità della APSP oltre a numerose collaborazioni con le associazione del territorio

Gusto: Qualità dell'ambiente ristorativo e attenzione ai dettagli che garantiscono il comfort e la qualità al momento del pasto.

Criticità rilevate
Nella alta qualità complessiva, i fattori che performano a livelli minori sono il Rispetto e la LIbertà. La personalizzazione degli orari, esplorata nel giorno della visita, risulta essere perseguita sia nelle dichiarazione aziendali che nelle narrazioni degli operatori. Dall'ascolto dei residenti si evince che in taluni momenti della giornata, l'organizzazione dei tempi quotidiani potrebbe essere più flessibile: è il caso della colazione, per la quale viene richiesta la possibilità di avere una  fascia oraria di accesso (tipo 8-30 - 9.00), anzichè un orario pressochè fisso.

Suggerimenti per intraprendere azioni migliorative
I suggerimenti riguardano aspetti che possono contribuire ad innalzare ulteriormente il livello di eccellenza offerto dall'ente. In particolare per l'Affettività si segnala la necessità di lavorare sulla raccolta (e alimentazione nel tempo) delle storie di vita dei residenti costruendo un "contenitore" unitario dove tenere traccia di tutto quello che riguarda il passato, ma anche il presente, i desideri e le passioni dei signoli residenti (luogo che potrebbe anche raccogliere le potenzialità inespresse dei residenti e "scoperte" dagli operatori che quotidianamente vivono con la persona). Per la Socialità, lo spazio di miglioramento è collegato alla possibilità di comunicare con l'esterno attraverso le nuove tecnologie (tramite postazione accessibili negli spazi comuni), mentre per l'Umanizzazione lo stimolo è collegato allo sviluppo di una riflessione organizzativa/culturale su quali siano i momenti della quotidianità nei quali gli operatori e i residenti sentono maggiormente la pressione temporale delle attività e che fanno riferire ai residenti la sensazione di "fretta" da parte degli operatori.
Il team ha inoltre apprezzato lo sviluppo del piano di miglioramento sull'indicatore 9.1 - competenza del personale e le azioni messe in campo per monitorare gli esiti della formazione. Poichè non vi sono momenti formali per la condivisione degli apprendimenti formativi , ma l'ente si è attivato per organizzare molteplici azioni formative alle quali partecipa revalentemente personale interno, si potrebbe pensare di strutturare l'ultima ora di corso, come attività di confronto tra i discenti sulle potenziali ricadute della formazione e sul transfer.

Osservazioni emerse
La giornata si è svolta in u clima collaborativo e la documentazione a supporto della visita è stata preparata con cura. Il team ha apprezzato la presentazione iniziale con alcuni dati di sintesi di riferimento della struttura; sarebbe importante, per le prossime visite, poter avere i dati solo della struttura oggetto della visita. E' stata inoltre trovata molto elevata la capacità di rielaborare i dati raccolti dall'organizzazione in informazioni essenziali per monitorare l'andamento dell'ente. Ricchezza che si auspica possa essere mantenuta nel tempo. Non è stato possibile verificare le modalità di costruzione dell'indicatore 12.2.1 Il team ha pranzato suddiviso sui tre nuclei residenziali; solo per un auditor è stato però possibile assaggiare il pasto per disfagici.

Conclusioni
Best performer = poiché la valutazione è stata validata senza riserva e un fattore si presenta complessivamente superiore a 9 e vi è una buona prassi rilevabile per almeno un determinante dello stesso fattore (illustrare la situazione). In questo caso l’ente può usare sia l’autovalutazione che la valutazione per effettuare confronti di sistema e per rendere pubblici i propri risultati, inoltre la sua buona prassi viene resa pubblica nel sistema e si suggerisce all’Ente di accettare visite e richieste di disseminazione e diffusione della buona prassi da altri Enti aderenti al modello. Gli enti che hanno raggiunto la qualifica di Benchmarker o di Best performer e hanno l’autovalutazione validata senza riserva, possono – se lo ritengono – partecipare al confronto su scala extraregionale dall’anno successivo.