VALUTAZIONE 2018

Il giorno 27 giugno il team di audit, composto da Eleonora Negri (Team leader di UPIPA), Ilaria Marchetti e Silvano Stefani ha visitato il nucleo Alzheimer "Sorgente". Il team di esaminatori ha redatto, in conclusione della giornata, un'attenta analisi, rilevando i punti di forza dell'azienda, le buone prassi adottate, le criticità emerse, alcuni suggerimenti e osservazioni.

Punti di forza

Operosità
Grande attenzione e impegno da parte del personale a creare occasioni per tenere impegnate le persone con demenza a partire da quelle della quotidianità domestica e che hanno un collegamento con la storia di vita delle stesse (coinvolgimento nella preparazione dei biscotti, lavaggio stoviglie, piegatura biancheria, rifacimento letti, gestione orto, preparazione spremuta, frutta per tutti, cucito…) anche attraverso progetti strutturati.
Molta attenzione anche a preservare l’autonomia delle persone nel vestirsi, farsi la barba, lavarsi e farsi la doccia.
Socialità
Molteplici attività verso l’esterno, dallo sportello ascolto al Alzhiemer cafè alle attività per sensibilizzare la cittadinanza. Garantita la possibilità di uscire in paese ai residenti. Buona la presenza di volontari e di personale di progetti di reinserimento lavorativo/sociale
Ambito di miglioramento riguarda la comunicazione con i familiare e il potenziare l’informazione e la formazione agli stessi su aspetti che possono loro interessare - per esempio sull’evoluzione della malattia o sulle strategie e gli stimoli utilizzati nel nucleo per non farli vivere loro come infantilizzanti (es. terapia della bambola).
Affettività
Il nucleo è definito dai famigliari come una “comunità di relazioni” nella quale sentirsi bene nella relazione con gli altri; anche l’osservazione ha confermato l’atteggiamento di attenzione alla singola persona (contatto fisico, carezze…), e alla gestione delle relazioni faticose tra residenti evitando il contatto/scontro diretto (depotenziamento dell’impatto emotivo). Dai diari si rileva all’attenzione alla presa in carico dei diversi stati/vissuti emotivi. Positivo il progetto di Pet therapy; ulteriore stimolazione e occasione di benessere potrebbe essere offerta dalla presenza (sistematica o occasionale) di ulteriori animali.
Buona la raccolta della storia di vita e di malattia; potrebbe essere migliorata avendo una griglia strutturata di domande di riferimento (tipo elenco di CBA) in modo tale da non perdere campi di approfondimento. Raccogliere informazioni più dettagliate sulla quotidianità delle persona prima di entrare in RSA.
Rispetto
Si è rilevata un’ampia flessibilità organizzativa volta ad assecondare i ritmi di vita della persona (sia di giorno che di notte – voci di diario riguardanti molti ambiti e molto attente alla persona).
Sul fronte degli spazi e degli strumenti volti a garantire la riservatezza della persona, mancano degli accorgimenti che potrebbero migliorare questa attenzione (tende alle finestre, separatori nelle stanze, porte con il vetro a vista, unica sala multiuso e assenza di angoli riservati).


Ambiti di miglioramento

Autorealizzazione
Necessità di valorizzare maggiormente aspetti legati alle abitudini e agli stili di vita precedenti che fanno ancora piacere alla persona e che possano farla sentire ancora protagonista della sua quotidianità nella vita nel nucleo. A fronte delle attenzioni alle singole persona rispetto alle notizie principali che tutti conoscono della storia della persona, le attività proposte sono di base uguali per tutti, mente sarebbe importante riuscire a differenziare rispetto alle abitudini/richieste specifiche della persona, anche lasciando stimoli nel nucleo che la persona possa cogliere in autonomia. Studiare possibilità di angoli per la cura della persona da fruire anche all’interno del nucleo.
Interiorità
Si è rilevata attenzione all’aspetto della religiosità, meno presidiata la dimensione della spiritualità in senso più ampio. Buona la presenza della psicologa come supporto all’équipe e ai familiari. Progettualità specifiche andrebbero attivate/riattivate: come per esempio l’utilizzo per il benessere del Bosco Multisensoriale e aromaterapia. Da avviare la raccolta delle volontà di fine vita. Mancanza di spazi che facilitino il rilassamento e il benessere individuale.
Umanizzazione
Il protocollo per la presa in carico del nuovo residente potrebbe essere integrato con aspetti più qualitativi quali:
  • attenzione da prestare alle informazioni sulla quotidianità e giornata tipo a domicilio della persona al fine di ricrearle e rendere meno impattante l’ingresso nel nucleo;
  • specifiche di come si vuole accogliere il nuovo residente nel nucleo e quali strumenti di osservazione si intendono attuare (chi scrive cosa dove per facilitare l’ambientamento e condividere le emozioni ed i vissuti della persona), nella logica del promuovere delle modalità condivise di cosa s’intende per “accoglienza al nucleo sorgente” – es. caffè di benvenuto, pranzo nel nucleo….

Comunicare le modalità di coinvolgimento nel PAI dei familiari e come avviene il passaggio di informazioni (quale ruolo del oss tutor). Apprezzata la scheda assistenziale quale strumento per la stratificazione delle informazioni anche con le note rispetto alle strategie positive e negative sulla gestione dei disturbi del comportamento.
Gusto
Positiva la possibilità di fruire di piccoli pasti durante il giorno e la notte anche in autonomia da parte dei residenti, anche se la cucina non viene ancora utilizzata in autonomia (se non quando viene fatto il laboratorio).
Differenziate e flessibili le possibilità di fruizione del pasto; maggiori attenzioni potrebbero essere messe nella differenziazione della preparazione delle tavole e nell’organizzazione di tavoli più piccoli (da allestire in base alle capacità e preferenze delle persone).
Vivibilità
Positivo l’impegno avviato (con il progetto formativo sul team building ed il nuovo ruolo dell’educatrice) per ricreare la squadra del nucleo. Fondamentale appare presidiare questo aspetto per generare benessere sia negli operatori che a favore dei residenti, promuovendo una comunicazione chiara e trasparente sui ruoli e sulle finalità che si vogliono perseguire. Servirebbero fuochi attrattivi legati ai desideri ed interessi delle persone che vivono il nucleo in determinato momento.


Considerazioni generali

La visita si è svolta secondo quanto programmato e l’ottima ospitalità del team e il clima collaborativo della giornata hanno permesso la conduzione di una verifica efficace. L’autovalutazione è stata ben organizzata ed ha permesso di entrare in molti aspetti della vita del nucleo; il team ritiene che sia uno strumento da tenere presente anche per le future azioni da intraprendere in quanto riporta già molte indicazioni operative per il miglioramento.