La famiglia Montel

I Montel si trasferirono da Innsbruck a Pergine intorno alla metà del XVII secolo, ottenendo nel 1642 il diritto di vicinia. Si diramarono poi a Trento, Milano, Trieste, Graz e Vienna. La famiglia, dedita in origine al commercio, risiedette sempre nella contrada del Mercatello nell'attuale casa Montel, sopraelevata, ampliata e ristrutturata dopo il 1847. Giovanni Battista Montel, medico fisico, fu nominato sindaco maggiore della comunità di Pergine già nel 1673. Esponenti della famiglia si dedicarono al notariato, alla professione medica e soprattutto all'attività commerciale nella "speciaria" annessa alla casa domenicale, con vendita di spezie, coloniali e generi misti. Un ramo della famiglia, trasferitosi a Trento e di lì a Milano, assunse dignità nobiliare con Giovanni Antonio, giudice di pace a Bolzano e consigliere distrettuale a Riva del Garda, il quale ottenne l’arme di famiglia dall’imperatore Francesco Giuseppe il 24 aprile 1854, raffigurante un cane mastino nero con collare d’oro, simbolo di fedeltà, vigilanza e obbedienza, ed un monte verde, forse con allusioni fonetiche al cognome.

Nel 1833 i coniugi Fortunato Montel e Caterina Tecini, diedero vita, con il concorso dei fratelli Montel, alla Ditta Montel con filanda della seta e negozio annesso. A seguito della crisi bacologica e del mercato sericolo, soppiantato dalla diffusione dei tessuti in "bombace" (cotone), due figli maschi di Fortunato e Caterina lasciarono Pergine per intraprendere all'estero attività di tipo preindustriale e imprenditoriale. Nella casa di famiglia rimase tuttavia l'ultimogenito  Francesco, dottore in legge e padre di Luisa, insigne benefattrice della comunità di Pergine.

La famiglia si distinse per numerose opere filantropiche in favore della chiesa, della Congregazione di carità e dell'Ospedale di Pergine.

 

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