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Comitato etico
Il Comitato si configura come spazio di riflessione autonoma e interdisciplinare per la promozione della qualità e la umanizzazione dell’assistenza. Assume la prospettiva etica come dimensione fondamentale.
E’ composto secondo criteri ed esigenze di multidisciplinarità, al fine di garantire al suo interno l’esperienza e le qualifiche necessarie per la valutazione degli aspetti etico - deontologici, bioetici, tecnico-scientifici, amministrativi e organizzativi.
Il Comitato svolge funzione formativa, con iniziative che promuovono la riflessione, la sensibilizzazione, l’aggiornamento in campo etico, nei confronti sia degli operatori sia dei cittadini-utenti dei diversi servizi (sanitari, socio-sanitari e sociali) alla persona.
Il Comitato svolge altresì funzione consultiva in relazione a questioni etiche connesse agli aspetti assistenziali, fornendo ed elaborando indicazioni e pareri su problematiche che investono scelte operative di natura etica e deontologica connesse ad attività assistenziali.
Nell’espletamento della sua attività il Comitato si propone la tutela dei diritti, della dignità, dell’integrità, del benessere fisico, psicologico e sociale dei cittadini-utenti dei servizi alla persona.
Le indicazioni ed i pareri espressi dal Comitato sono elaborati in piena indipendenza e libertà di coscienza, senza alcun condizionamento proveniente dall’istituzione/struttura interessata, dagli operatori, dai cittadini-utenti, dai loro familiari o da altri soggetti esterni.
I pareri del Comitato sono di carattere consultivo, non sostituiscono la responsabilità morale e legale di chi ha il compito di prendere le decisioni.
Il Comitato è il punto di riferimento del Consiglio di Amministrazione per tutte le questioni etiche che riguardano la gestione dei servizi alla persona.
Composizione
I componenti del Comitato, tra cui il Direttore Generale quale membro di diritto con funzioni di Presidente, sono scelti per almeno il 60% tra il personale e i professionisti operanti nei servizi socio-sanitari e, per la parte restante, tra esperti “esterni”, in modo da assicurare la presenza di competenze almeno in: etica e bioetica, medicina generale, geriatria e gerontologia, psicologia/psichiatria, aspetti giuridici, scienze infermieristiche, assistenza alla persona, servizi sociali.
I componenti del Comitato durano in carica tre anni. I membri sono rieleggibili per non più di due mandati consecutivi nello stesso ruolo e/o funzione.